Durante la gravidanza il corpo della donna subisce importanti cambiamenti, soprattutto nel terzo trimestre. Una delle principali condizioni per cui la gravida si affida all’osteopatia è il dolore lombare. Esso è definito come dolore nella regione lombare, al di sopra del sacro che può irradiare agli arti inferiori.
Il dolore lombare durante la gravidanza è molto frequente, con un’incidenza che varia tra il 48% e il 90% e un’intensità che varia tra il moderato e il severo. Questa condizione spesso interferisce con le attività quotidiane, con il movimento e la qualità di vita della gravida.
La crescita dell’utero porta ad un maggior carico a livello della sinfisi pubica, con una rotazione anteriore del bacino e un aumento delle curve rachidee. Inoltre, si assiste allo spostamento del baricentro in avanti, gli organi addominali vengono spinti in alto, verso il diaframma, il quale avrà meno possibilità di movimento e quindi di garantire il corretto nutrimento agli organi limitrofi.
Queste modifiche posturali, assieme all’aumento della produzione di ormoni come la relaxina, aumentano la tensione di legamenti, muscoli e articolazioni del cingolo pelvico e riducono la stabilità articolare, facendo così insorgere la sintomatologia dolorosa. Proprio per l’instabilità fisiologica e la tensione miofasciale, i muscoli tendono ad andare in ipertono per garantire maggior supporto all’intero organismo. La conseguenza dell’ipertono muscolare è la maggior percezione del dolore e affaticamento da parte della gravida, che può ripercuotersi poi anche a livello circolatorio, generando la congestione e il gonfiore dei tessuti.
È stato dimostrato che l’osteopatia riduce l’alterazione della funzionalità rachidea, che spesso è caratteristica del terzo trimestre, riduce il dolore e l’incidenza di sviluppare complicanze durante l’intero arco della gravidanza, il travaglio e il parto.